Cavalieri e genitori in concorso
Gente di cavalli

Ippogenitori: conoscerli per sopportarli

Esistono, nel mondo dell’equitazione, oltre a cavalieri, istruttori, giudici e altri svariati personaggi, degli strani individui chiamati Ippogenitori, cioè i genitori – e i portafogli – dei giovani cavalieri/amazzoni.  Vediamo un po’ chi sono e come si comportano.

Innanzitutto c’è da sapere che esistono due categorie di ippogenitori: i moderati e gli estremisti.

Cominciamo dagli estremisti.

Gli ippogenitori estremisti possono essere in coppia o single e solitamente dispongono di un’alta cifra di denaro mensile da investire nello sport del figlioletto, aiutati anche da benestanti ippononni e ippononne. Sono coloro che sponsorizzano polemizzando su ogni spesa e, soprattutto, facendo i conti in tasca allo sventurato istruttore che dovesse trovarseli in scuderia. Si interessano alla crescita del figlio in modo decisamente eccessivo, improvvisandosi istruttori, urlando consigli da bordo campo e osservando la lezione, sostituendosi a chi dovrebbe insegnare, date le loro enormi conoscenze di coloro i quali non sono mai saliti in sella. Incoraggiano il “campioncino” a inpegnarsi nelle competizioni con una certa veemenza, per mettergli bene in testa di essere il migliore dell’universo e che la sua vittoria alla coppa del mondo è già assicurata. Senza chiedere nulla all’istruttore, si impegneranno a comprare una degna cavalcatura, rigorosamente di capacità inversamente proporzionali a quelle del figlio, per permettergli di vincere semplicemente stando in sella.

Proprio per questo sono molto amati dai commercianti, che grazie a loro si costruiscono ville con piscina in giro per il mondo. Solitamente, il figlioletto ha capacità basse, ma davvero molto basse. Pagano regolarmente, ma tirando sempre sul prezzo.

Sono leggermente esagerati quando illustrano in ordine cronologico i risultati agonistici del pargolo e del suo “ponetto”, la cui genealogia è ben nota a tutta la scuderia. In gara, seguono il figlio con fin troppo interesse e sussurrano da bordo campo tutti i consigli del caso al pargoletto. Inoltre cercano di portare “fortuna” agli avversari mediante l’utilizzo di tamburi e trombette, compagni di scuderia compresi.

Gli ippogenitori estremisti sono il terrore di istruttori e cavalieri, ma fidati amici dei simpatici commercianti che gli vendono sempre nuovi “ponetti”.

Passiamo ora agli ippogenitori moderati.

Gli ippogenitori moderati possono essere in coppia o single, come gli estremisti, e solitamente dispongono di una moderata cifra di denaro mensile da investire nello sport del figlioletto, leggermente accresciuta da simpatici ippononni e ippononne. Sono coloro che sponsorizzano senza polemizzare, e soprattutto senza fare i conti in tasca all’istruttore. Si interessano alla crescita del figlio senza improvvisarsi istruttori, non urlano consigli da bordo campo e osservano la lezione senza disturbare. Incoraggiano il ragazzo a inpegnarsi nelle competizioni senza mettergli in testa di essere il migliore dell’universo e che debba per forza vincere la coppa del mondo. I più abbienti, dopo svariati sforzi dell’istruttore, si impegneranno a comprare una degna cavalcatura, al livello del figlio, per permettergli di crescere. Solitamente, il figlioletto ha capacità medie/medio alte, o almeno sa stare decentemente sulla sella. Pagano regolarmente, senza tirare sul prezzo, e sono onesti sui risultati del pargolo. In gara, seguono il figlio con interesse e lasciano che sia l’istruttore a dare tutti i consigli del caso. Non cercano di sabotare gli avversari e tifano anche per i compagni di scuderia.

Insomma, ogni istruttore vorrebbe avere una scuderia di ippogenitori moderati.

In conclusione, a qualunque categoria appartengano i tuoi ippogenitori, in fondo gli vuoi bene perché ti permettono di praticare questo magnifico sport, ma se sono estremisti beh… non ci resta che augurarti buona fortuna!

Maria Vittoria Carola

Sono una ragazza amante dell'equitazione, monto a cavallo da quando ero molto piccola e da qualche anno gareggio nel Dressage. Che altro dire... I cavalli sono la mia vita! Al momento il mio compagno di avventure è un gigante irlandese di 20 anni, ma negli anni ho conosciuto tanti cavalli che sono stati i miei migliori maestri, aiutandomi a coltivare questa passione giorno dopo giorno... spero di riuscire a trasmettere questo mio grande amore anche nei miei articoli, per poterlo passare a tante persone...

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