Quando pensiamo di avere un cavallo pronto a fare passeggiate, erroneamente riteniamo che questo sia pronto anche a fare trekking. Un cavallo preparato per i trekking è un cavallo sicuro dei suoi passi e in particolar modo molto allenato. In questo articolo parleremo della preparazione del cavallo da passeggiata e successivamente da trekking.

PREPARARE IL CAVALLO ALLE PASSEGGIATE
Fare passeggiate a cavallo implica una conoscenza da parte del cavaliere, di quelle che potrebbero essere le reazioni senza preavviso del cavallo. Quante volte abbiamo sentito di cavalli che in passeggiata si sono spaventati di una busta volante, di una bottiglia che rotola, di un ramo caduto sul percorso, di una pozzanghera.

Per questo motivo, un futuro cavallo da passeggiata (e poi da trekking), sin da puledro, deve essere desensibilizzato ad ogni eventuale situazione che potremmo trovare durante una passeggiata.
Già dal lavoro da terra, si può desensibilizzare il puledro con delle buste volanti, con delle bandiere o con dei sacchi. Se abbiamo il cavallo al paddock, potremmo mettere all’interno di questo, dei sacchetti o delle bandiere che svolazzano, aiutando il cavallo ad evitare spaventi improvvisi. Altro consiglio utile è condurre a mano il cavallo in pozzanghere d’acqua o in passaggi d’acqua (fiume, corso d’acqua, lago).
Un cavallo da passeggiata, è un cavallo che tranquillamente esce sia solo che in compagnia di altri cavalli e cavalieri, sicuro dei suoi passi e molto calmo. È necessario che il cavallo abbia le basi dell’addestramento: passo, trotto, galoppo, back.
Non dobbiamo dimenticare che quando usciamo in passeggiata, diventiamo dei veri e propri conducenti, quindi saremo responsabili di eventuali danni arrecati a terzi o a cose altrui.
Quando usciamo in passeggiata, dobbiamo utilizzare tutte le protezioni necessarie sia per noi stessi (cap, paraschiena o bustino), sia per il nostro cavallo (paratendini, parastinchi, ma si sconsigliano tutti i tipi di fasce poiché potrebbero strapparsi, srotolarsi o incastrarsi in arbusti).

Per quanto riguarda l’equipaggiamento: non è necessario caricare il cavallo di inutili pesi tipo bisacce o altro, poiché andremo a fare una semplice e tranquilla passeggiata!
PREPARARE IL CAVALLO AD UN TREKKING
Fare passeggiate e fare trekking non è la stessa cosa. Le passeggiate sono delle uscite non estremamente difficili, neppure impegnative, che comportano un allenamento del cavallo non particolarmente faticoso. Per quanto riguarda i trekking: il cavallo necessita di un allenamento più intenso per sostenere una giornata o più giorni di trekking più impegnativi. La desensibilizzazione è più o meno la stessa del cavallo da passeggiata.

È sconsigliato fare un trekking con un cavallo che è stato fermo o che non è abbastanza allenato, poiché il primo problema che potremmo notare sarà un cavallo dolorante con acido lattico alle zampe.
Solitamente, i trekking a cavallo prevedono dei percorsi di medio-alta difficoltà, quindi comportano un’esperienza del cavaliere per lo svolgimento di questo. Il cavallo da trekking è certamente un cavallo sicuro di se, pronto a qualsiasi intemperia, a qualsiasi percorso.

Durante i trekking c’è la possibilità di percorrere tratti asfaltati, tratti sterrati, percorsi in acqua, tra pietre, considerando anche la possibilità di percorsi in dislivello. Bisogna mettere in conto casi in cui si deve scendere da cavallo e camminare a piedi, conducendo il cavallo a mano, quindi anche il cavaliere deve essere particolarmente allenato.
L’equipaggiamento consigliato è senza dubbio quello completo di bisacce, coltellino, una torcia, una corda, acqua, un nettapiedi.

Sicuramente fare un trekking è molto impegnativo, comporta una fatica e uno sforzo da parte del cavallo che potrebbe camminare per un’intera giornata e del cavaliere che alterna lunghi tratti in sella a possibili tratti a piedi (a volte in salita, o in tratti scoscesi).
Ma l’emozione di vivere un trekking a cavallo, è senza dubbio una delle più belle della vita di un appassionato!
