bosco pantano di policoro
Benefici dell'equitazione

Il galoppo: una cura per lo stress

Oggi viviamo tutti delle vite piene di impegni, di informazioni e di regole, aldilà se le troviamo giuste o meno, causano stress a 9 italiani su 10.

La principale fonte di stress è indubbiamente dovuta al fatto di essere sempre connessi online, l’ansia del controllo continuo di social media e email.

Poi arriva l’estate, con il suo sole, il suo caldo e il suo silenzio per le strade nelle ore pomeridiane….

È un peccato davvero che soli in pochi conoscono la soluzione a tutto questo: una bella galoppata nel bosco in sella al proprio cavallo di fiducia.

Personalmente in queste giornate di sole in cerca di liberazione dell’anima e di ispirazione mi viene in mente sempre una cosa sola. Non non è andare al mare, ma salire in sella ad un cavallo.

Si parte dal voler cambiare aria, si passa per la ricerca di ebrezza ed ispirazione e solo dove e quando possibile si arriva a ritrovarsi carichi di un’energia nuova.

Questa nuova energia è il risultato di un processo che inizia nel momento in cui ci si avvicina al cavallo e si concretizza nel momento in cui lo si sta per salutare. Sì, dopotutto, chiunque ha un cuore, seppur in modo diverso, saluta il cavallo amico di avventura.

Prima di salire a cavallo, che lo si conosca già o no, si crea un momento di conoscenza, fondamentale per potersi poi affidare a lui.

Nel momento in cui si alza il secondo e ultimo piede da terra, seduti in sella, siamo nelle mani del cavallo.

Non c’è più un suolo fermo sotto i nostri piedi, ma appena possiamo sentire le staffe; le nostre due gambe diventano ora 4 zampe che però sono controllate non direttamente da noi, ma da un altro cervello: quello del cavallo, che per natura di predato è di solito molto sensibile ad ogni stimolo.

Per quanto questo possa preoccuparci, è il fatto stesso di affidarci al cavallo che è sotto di noi che innesca una serie di cose:

  • Avere fiducia del cavallo
  • Non abbassare mai la guardia ed essere sempre pronti ad intervenire nell’eventualità del bisogno
  • Nell’insieme il binomio è fisicamente più forte, più veloce, più alto e più intelligente

A questo punto è giusto citarvi la frase di Winston Churchill: “non c’è un momento sprecato nella vita se viene speso in sella”.

E dopo un po’ di passettini per adattarsi alla sella e di creazione di una fiducia reciproca, la cosa migliore da fare è liberarsi nel vento, meglio se in un bosco con un sentiero ma anche un bel campo grande va bene.

Quando ci si lancia al galoppo, questo può essere più veloce di quanto noi riusciremmo a correre normalmente, e potenzialmente essere molto pericoloso; ma proprio è proprio quando consapevoli del pericolo ci si affida al cavallo e si mantiene il controllo che si superano le paure.

Con le gambe strette al torace del cavallo, buon contatto con la bocca e il corretto assetto, nel correre al galoppo si percepiscono

  • i muscoli del cavallo che contraggono e si dilatano,
  • il vento e l’aria che si taglia
  • la velocità alla quale si attraversa il paesaggio circostante

Il cavallo per natura è comunque abbastanza intelligente da sapere la strada da percorrere, di certo non può sapere il percorso che intendiamo fare, quindi ci tocca comunque dirigerlo se ci sono più strade.

Nei boschi piedi di alberi, l’essere più alti può essere un problema con i rami; ostacoli da schivare nonostante la velocità.

La velocità una scarica di adrenalina che permetterà di liberarsi di tutto lo stress della vita quotidiana.

Benjamin Disraeli diceva “il galoppo è la cura per ogni male”.

La regolarità delle battute, il basculamento del cavallo e la richiesta di concentrazione per non mettersi in pericolo, fanno davvero del galoppo una sorta di terapia piscologica.

Alla fine del viaggio è un peccato doversi fermare, ma se si volta lo sguardo all’interno di se stessi, sarà cambiato qualcosa, sicuramente in meglio.

È ovvio che perché questo viaggio al galoppo sia un’esperienza positiva e non si trasformi ne in un trauma di pausa ne in un pericolo, bisogna avere una certa preparazione.

Se si potesse, come al solito, credo che chiunque debba fare anche questa esperienza!

Antonino Latocca

Sono nato nel '95 in un paese della Basilicata.
Ho iniziato a praticare equitazione dalle scuole elementari.
Nel 2014 mi sono diplomato come perito elettrotecnico.
Mi sono iscritto poi alla facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche all'università e ho fatto un periodo di studi all'estero.
Mi occupo di sviluppo web da autodidatta fin da quando ho avuto il mio primo computer.
Mi occupo oggi di blogging, sviluppo siti web e montaggio video.
Ho pubblicato un manuale di equitazione intitolato "Pronti In Sella" e un manuale di programmazione intitolato "Sviluppare pagine per il web".

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